La Cavaliere del lavoro Stefania Brancaccio entra nella nostra famiglia magistrale. Lo fa in occasione della Terza giornata della Summer school 2017 organizzata del CeSAF maestri del lavoro d’Italia, accettando l’invito a iscriversi al sodalizio fattagli dal presidente onorario Prof. Paolo Vincenzo Pedone. La semplice cerimonia si è svolta alla fine della sua lectio magistralis sul “Valore D” e sulle opportunità che il mondo del lavoro offre ai giovani in un era complessa come la nostra. Testimoni due studentesse: Eleonora Marino del Liceo Diaz di Caserta e Bernardo Chiara del Liceo Nino Cortese di Maddaloni. A termine della cerimonia il presidente Pedone ha appuntato il distintivo del CeSAF alla prestigiosa nuova iscritta che avrà una missione il compito che da sempre a svolta: coordinando il placement, la formazione e gli stage al fine di dare delle prospettive occupazionali agli studenti che partecipano ai nostro corsi.
La cavaliere del lavoro Stefania Brancaccio è vice presidente della Coelmo, azienda metalmeccanica nata nella zona Asi di Marcianise Caserta negli anni ottanta e che oggi opera con due stabilimenti ad Acerra in provincia di Napoli. Vicina alle ideo di Adriano Olivetti sposa a perfezione i nostri principi fondamentali che hanno portato a far nascere all’interno del CeSAF il Museo dinamico della Tecnologia Adriano Olivetti.
E’ lei stessa a raccontare il suoi trascorsi, quando in un convegno a Roma proprio sul “Valore D” fece andare in visibilio la platea quando affermò: “La sera bisogna tornare a casa ed essere in grado di preparare una cena, essere donne fino in fondo. Quando le donne saranno riconosciute nella loro diversità solo allora avremo la parità”.
“Valore D”, raccoglie 115 aziende per un totale di 1 milione di dipendenti, che hanno scelto di mettere al centro la valorizzazione dei talenti e in particolare di quelli femminili.
“Come imprenditrice nasco sposando mio marito che ha un’azienda, ho sempre misurato da qui la mia fortuna, da una posizione privilegiata rispetto alle altre donne. Ma sono arrivata al comando perché ho studiato e lavorato, non come ‘moglie di’. Io, nella mia posizione potevo con più serenità gestire il mio tempo. Il vero nemico delle donne è il tempo che non ci permette serenamente di essere madri, mogli, donne e fare carriera”.
“Nella mia azienda ho adottato la conciliazione di tempi di vita e lavoro prima che diventasse legge. Avevo applicato alle mie dipendenti quello che avevo sperimentato sulla mia pelle, e che mi permetteva di essere quello che ero e fare ciò che mi piaceva. Avevo la flessibilità di orario e di portare mio figlio con me; se potevo averlo io non potevo negarlo alle altre. Grazie a questa organizzazione si sono esaltate la mie capacità e anche i miei collaboratori lavoravano più sereni, ho visto un miglioramento enorme”.
Dal punto di vista sociale ed in linea con la politica aziendale adrianea la Coelmo ha un welfare aziendale , basato sul buon senso. Non ha un asilo nido ma un baby parking per accogliere i bambini quando le scuole sono chiuse e poi voucher orari per i dipendenti, sportelli di ascolto e di mediazione famigliare. Le dipendenti donne sono 12 e in posti di responsabilità, tra cui la figlia, ingegnere elettrotecnico.
Da oltre un mese accoglie una stagista del CeSAF Chiara Grieco una promettente manager che sta perfezionando un master alla Bocconi sul Marketing internazionale.
Il prossimo impegno con la nostra associazione lo ha già preso: Un convegno con gli studenti di Scienze Ambientali all’Università della Campania Luigi Vanvitelli sullo job a colori. La Cav del lavoro Brancaccio è la prima a compilare il nostro modulo di iscrizione, presto seguiranno altri illustri insigniti che già da anni ci onorano della loro presenza durante la ns missione magistrale. Tra questi il Cav. Maurizio Marinella, il cav. Alessandro Pasca di Maglian, il Cav Giogio Pino, i cav. Massimo Moscini.