MANSIONE SVOLTA PRESSO MUSEO OLIVETTI
All’inizio del terzo anno scolastico, noi studenti eravamo a conoscenza di dover intraprendere un nuovo percorso che ci avrebbe introdotto al mondo del lavoro, un percorso formativo il cui scopo era quello di farci prendere coscienza delle responsabilità a cui vanno in contro gli adulti quando affrontano esperienze lavorative.
Tra le varie opzioni che ci erano state proposte, quali attività presso la biblioteca diocesana, hostess, volontariato, teatro classico… abbiamo scelto quella che meglio rifletteva i nostri interessi: fotografia.
Il corso prevedeva inizialmente delle lezioni di formazione presso il liceo Manzoni, con la visione di alcuni filmati riguardo la nascita della fotografia e i sui vari progressi nel tempo. A partire dalla terza lezione, ci siamo recati presso il museo dinamico della tecnologia Olivetti. La biblioteca qui presente è dedicata al giornalista Federico Scialla. Quest’ultimo iniziò la sua attività da giornalista nel 1953 come collaboratore de “Il giornale”, testata napoletana, che però alla fine degli anni ‘50 cessò all’improvviso le pubblicazioni. Nel 1958 fu corrispondente titolare del “Roma”, del quale diventò capo redattore della provincia di Caserta. Fu corrispondente della RAI-TV per molti anni. Diresse la redazione casertana del giornale di Napoli quando terminò le pubblicazioni il giornale “Roma”. La rubrica più conosciuta era “Le notarelle”, uno spaccato della vita sociale e politica di Caserta. È considerato il maestro di molti giornalisti pubblicisti locali.
Inoltre la biblioteca provinciale contiene volumi provenienti dall’archivio di Nino Cortese, storico e accademico italiano, specialista di storia del Risorgimento. Collaborò con le due riviste “Cronache letterarie” e “Pluralia”. Frequentò l’Università di Napoli e contribuì alla stesura dell’opera “Il pensiero politico meridionale della storia nei sec. XVII e XVIII”. Nel 1920 divenne professore di storia nel Real Collegio militare della Nunziatella, all’Università di Messina, all’Università di Palermo, all’Università di Pavia e all’Università di Napoli. Nel 1972 fu vicepresidente dell’Istituto per la storia del Risorgimento. Curò anche l’edizione dell’opera omnia di Francesco De Sanctis. Morì a Napoli nel 1972. Inoltre, a Maddaloni c’è una scuola intitolata a suo nome. Secondo Cortese il Risorgimento meridionale era un movimento radicato nella tradizione locale, ma allo stesso tempo unito alla conoscenza italiana ed europea, al Rinascimento, alla crisi del Seicento e al riformismo illuministico del Settecento. Nel 1952 fu attaccato per queste sue posizioni, ma egli difese la concezione del Risorgimento inteso come processo politico-culturale, affermando: “Quando nego l’importanza di una questione sociale nel Risorgimento, nego la presenza nella classe politica, di liberali e democratici, di una precisa e consapevole volontà di risolvere in forme democratiche i rapporti sociali”. Inoltre nel 1926, Cortese pubblicò “Storia politica d’Italia” e “Storia del Regno di Napoli”. In questo periodo affermò anche che la storia del Mezzogiorno deve essere inserita nel quadro della storia delle origini dell’unità nazionale.
Nella biblioteca del Museo Olivetti, durante l’alternanza, abbiamo trovato numerosi volumi in stato di completo abbandono, ricoperti di polvere e non rilegati, a rischio dunque di essere perduti per sempre; documenti riguardanti il Regno delle due Sicilie e libri del Settecento, corrosi dall’umido e dagli insetti, necessari di restauro.
Riteniamo quindi che la nostra alternanza sia stata di grande utilità per salvaguardare il patrimonio della provincia di Caserta, dunque della comunità, che senza di noi sarebbe andato irrimediabilmente perduto.
Maria Rosaria Carlino, 3BL
Margherita Cerreto, 3BL
Annarita Mastroianni, 3BL
Raffaela Ianniello, 3BL
Caterina Pezzella, 3Bl
Antimo Cicchiello, 3BL