Firmato nella splendida cornice di villa Colonna Bandini nella sala convegni del Centro di formazione e Convegni dell’Inail, in Napoli, l’accordo quadro tra il Centro Studi ed Alta Formazione Maestri del lavoro d’Italia e l’Istituto Nazionale contro gli Infortuni sul Lavoro. Lo scopo è quello di favorire la cultura della prevenzione nelle scuole di ogni ordine e grado della Campania.
Successive intese saranno sottoscritte dallo stesso Cesaf con le sedi provinciali dell’ente stesso. Prossimamente toccherà alla provincia di Caserta dove i maestri del lavoro hanno già avviato una serie di interventi in molte scuole sia primarie che secondarie. L’intesa è stata possibile raggiungerla per le affinità statutarie delle due organizzazioni. Non a caso tra le attività prioritarie degli insigniti dal presidente della repubblica, è orientata a diffondere le norme per combattere le morti bianche ed aumentare al massimo la sicurezza in senso lato. Ne fa fede l’audizione presso la “commissione morti Bianche del senato della repubblica” presieduta da Oreste Tofani in cui si suggerivano alle istituzioni alcuni passaggi da coinvolgere i giovani fin dalle primarie affinché facessero proprio i principi della sicurezza a cominciare da quella stradale. In base a questi presupposti l’Inail ed il CeSAF intendono realizzare iniziative di alta formazione, con lo scopo di approfondire tematiche poste dalla normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro, contribuendo così alla diffusione della cultura della prevenzione e della legalità, quale indispensabile presupposto per la riduzione del fenomeno infortunistico e tecnopatico. Pertanto nel rispetto dei rispetto dei propri ruoli le due organizzazioni si impegnano a sviluppare iniziative o campagne specifiche su tematiche relative agli infortuni e la cultura della salute negli ambienti di vita, di studio, e di lavoro.
A sottoscrivere l’intesa è stato il direttore regionale dell’Inail Emidio Silenzi ed il presidente del Centro Studi ed Alta Formazione Maestri del Lavoro d’Italia Mauro Nemesio Rossi.
“Il protocollo rappresenta una opportunità per il nostro ente – ha spiegato il direttore Silenzi – perché potrà avvalersi della collaudata esperienza dei maestri del lavoro che rappresentano l’eccellenza del mondo del lavoro, riconoscimento che gli viene dalla massima carica dello stato. Del resto già nelle nostre linee operative di prevenzione emanate dalla direzione generale si prevedono progetti finalizzati a trasferire ai lavoratori ed agli altri sistemi di prevenzione e protezione aziendali, conoscenze utili all’acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e all’identificazione, alla riduzione ed alla gestione dei rischi.”
“Come orami è costume del nostro Centro Studi forte della collaudata esperienza maturata grazie alle intese con le università e con le associazioni datoriali daremo il massimo contributo all’Inail che svolge un ruolo fondamentale nello scenario della repubblica italiana – ha commentato Mauro Nemesio Rossi – Tra gli obiettivi che saranno certamente raggiunti c’è quello di sperare che in un primo maggio non troppo lontano data che il presidente della repubblica consegna le stelle al merito, lo stesso capo dello Stato possa sostenere che l’Italia in quanto ad incidenti sul lavoro è allineata agli altri paesi della comunità europea anche grazie al nostro modesto lavoro.”
Caserta 24 novembre 2011
Villa Bandini
Dal 30 giugno 2004 è operativa a Napoli Villa Colonna Bandini, Centro di Formazione e Convegni dell’Inail. Sedicimila mq di parco secolare, vista mozzafiato sul golfo di Napoli: Villa Colonna Bandini è una incantevole struttura ubicata lungo le pendici dei Colli Aminei, in posizione prospiciente la collina di Capodimonte. Costruita dai Borboni all’inizio dell’800 come casino di caccia, degno corollario di Palazzo Capodimonte, divenne proprietà dei Colonna nel 1829, per volontà di Bianca Doria Colonna, Principessa di Avella. La trasformazione del complesso nella magnifica villa che oggi ammiriamo fu opera dell’architetto e pittore fiorentino Antonio Niccolini (S. Miniato 1772 — Napoli 1850). Caposcuola del Neoclassicismo partenopeo, Niccolini ristrutturò, tra l’altro, il Teatro S.Carlo di Napoli, e realizzò, sulla collina di Capodimonte, la Villa Gallo, poi Del Balzo, meglio nota come Villa di S.M. la Regina Madre (1809), il complesso di Villa Floridiana (1819), il tondo di Capodimonte (1836) e la scalinata nella strada di Capodimonte. Il parco di Villa Bandini, il cui progetto è ascrivibile allo stesso Niccolini, rappresenta un’oasi paradisiaca sia per la magnifica triplice esposizione (golfo, Vesuvio e S. Martino) sia per la composizione delle essenze arboree tra cui spiccano piante esotiche provenienti dal Cile, Messico e Sud Africa ed un secolare albero di canfora di rara bellezza. Villa Colonna Bandini sarà utilizzata non solo come centro di formazione, ma anche come centro congressuale, a disposizione dell’Istituto nel suo complesso nonché di soggetti pubblici e privati che intendano usufruirne per manifestazioni socio-culturali. La struttura, circa 900 mq di superficie utile, climatizzata ed informatizzata, si articola su tre piani. Dal lato principale a sud della Villa, ove insiste un bellissimo colonnato ed un timpano prospiciente il giardino terrazzato, si accede a due ampie sale di prima accoglienza, con ai lati la segreteria del centro e la zona di ricevimento dei partecipanti alle attività congressuali e culturali. Dalla scala centrale elicoidale o dall’ascensore si accede al primo piano ove è ubicata la maggiore delle due sale convegni con una capienza di 80 posti a sedere. Sul lato destro del salone si apre una seconda sala convegni capace di ospitare 60 persone a sedere. Un bellissimo salone di rappresentanza, con vista sul mare, lampadari e fregi d’epoca, è, invece, ubicato al secondo piano della palazzina che termina con un locale mansardato destinato ai locali tecnologici.