Sviluppo economico e legalità – Analisi di una provincia che ha voglia di uscire dall’emergenza

ITIS A. VOLTA AVERSA

Una giornata all’insegna della formazione e dell’analisi del territorio quella degli alunni dell’ITIS Alessandro Volta di Aversa, un istituto che tenta la volata per una nuova immagine. “Legalità e sviluppo economico del territorio” è stato il tema del convegno che si è svolto nell’aula magna e al quale hanno partecipato enti pubblici e privati e le associazioni datoriali.
Un incontro che avrà una seconda parte, così come promesso dal questore di Caserta Guido Nicolò Longo, che per motivi di lavoro è stato costretto a rimandare l’appuntamento con gli studenti.
La manifestazione ha coinvolto un gruppo di studenti dell’ultimo anno dell’istituto appartenenti ai diversi indirizzi. Ha avuto quali relatori, la presidente delle aziende al femminile della Confapi Caserta Valeria Barletta ed il segretario generale della Confapi Pietro Monaco, il presidente del Collegio dei Periti industriali Michele Merola, il direttore provinciale dell’Inail Alfonso Cangiano, il redattore di Cronache di Caserta Ugo Clemente. A fare gli onori di casa la dirigente scolastica Laura Nicolella. L’iniziativa voluta dal Centro Studi ed Alta Formazione Maestri del lavoro d’Italia si inquadra nella “Rete Caserta Lavoro” che coinvolge con un protocollo di intesa sottoscritto con la direzione scolastica provinciale ben sette istituti tecnici della provincia di Caserta.
A coordinare i lavori è stato Mauro Nemesio Rossi presidente del CeSAF maestri del lavoro. Oltre ai docenti ed agli studenti in sala c’era un folta rappresentanza degli insigniti guidata dal referente provinciale mdl Francesco Orabona.
“Sono 140mila i periti industriali di cui le aziende italiane hanno bisogno – ha spiegato il presidente Michele Merola – ma quello che è più interessante che ci sono moltissime possibilità anche per i diplomati che intendono avviarsi alla professione libera e lo fanno con successo e soddisfazione economica se dichiarano un reddito medio allo stato che supera i 36 mila euro all’anno.”
Sviluppo e legalità un binomio inscindibile e che spesso difetta nella nostra provincia dove la crisi e la malavita organizzata allontanano gli investitori e questo fa si che ci sia la fuga di cervelli e di giovani che vogliono affrontare con serenità il futuro.
“Il 97,5 % delle imprese della provincia sono piccole e/o conduzione familiare – ha detto Valeria Barletta – Sono vulnerabili ed hanno bisogno della certezza di essere sul mercato con la presenza delle istituzione e con un sistema bancario che abbia fiducia nel loro operare. Da qui la nascita di una organizzazione come la nostra in grado di fare da legame tra la realtà produttiva ed il sistema politico amministrativo che ha bisogno di essere ammodernato. Inoltre la lotta alla criminalità organizzata è di estrema importanza per la loro sopravvivenza.”
Della necessità dell’informazione e come questa sia uno specchio della realtà di un territorio, ha parlato Ugo Clemente, mentre il direttore dell’Inail si è soffermato sulla necessità di ridurre gli incidenti sul lavoro di tutti i tipi ed ha dato un dato confortevole. quello che la provincia di Caserta è nella media europea, per infortuni sul lavoro. “ma non per questo occorre abbassare la guardia”
Ha concluso Cangiano.

Caserta 24 gennaio 2012

 

Pubblicato da maestrilavoro

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