Il perché dei Sabati del Villaggio all’ITI di Maddaloni

Iniziata l’attività con l’Istituto tecnico industriale e l’istituto aeronautico del Villaggio dei ragazzi, alla lezione introduttiva su la storia della prestigiosa multinazionale italiana Olivetti tenuta dal presidente mdl Mauro Nemesio Rossi erano presenti il mdl dott. Ciro Sinagra capo della R.S. della Laminazione Sottile spa e il mdl Donato Pasquariello ed direttore generale della 3M Italia.

Gli incontri del Centro studi ed alta formazione Maestri del lavoro, si inquadrano in una continuità storica che risale al lontano 1973, quando sotto la guida illuminata di un grande preside,  l’ing. Giacomo Giuliani e del fondatore del Villaggio dei Ragazzi don Salvatore D’Angelo, si volle dare una svolta ai programmi  ministeriali.

Allora non si parlava di Alternanza scuola lavoro, ma  certamente il problema della preparazione dei giovani periti industriali da inserire nel ciclo produttivo, era altrettanto sentito.

Il presidente del CeSAF Maestri del lavoro d’Italia a quei tempi era un giovane quadro intermedio della prestigiosa multinazionale Olivetti che da poco aveva insediato a Marcianise un suo stabilimento. Si costruivano apparati meccanici per telescriventi in un territorio che fino a qualche lustro prima era prevalentemente agricolo. Alle sue spalle aveva un titolo di perito industriale conseguito all’Alessandro Volta di Napoli e  una serie di esami alla facoltà di ingegneria  in via Mezzocannone a Napoli.  Per accedere all’Università aveva dovuto superare una feroce selezione: 500 candidati per trenta posti. Inoltre aveva maturato 11 anni di lavoro e la responsabilità di selezionare le maestranze a Marcianise ed anche quella di curare uno degli uffici ritenuti più rilevanti per la produttività di una fabbrica:    I Tempi e metodi.

Fu  chiamato da Don Salvatore D’Angelo e in un incontro quasi mistico,  il grande sacerdote gli chiese di mettere su un corso di Introduzione alla vita di azienda.   Lo scopo era quello di dare una cultura alternativa meglio calata nei cicli produttivi a 14 studenti.

I corsi furono  programmati di sabato e di sera, di giorno c’era il lavoro in fabbrica. Ne venne fuori una esperienza esaltante così sintetizzata proprio dal preside Giacomo Giuliani nella pubblicazione che fu realizzata all’inizio dell’anno scolastico del 1973.

L’evoluzione sempre più spinta, nei campo nelle tecnologie Industriali, lo sviluppo incessante impresso alla ricerca pura e applicata, l’utilizzazione di  tecniche sempre più raffinate nei processi produttivi, hanno portato attualmente il mondo del lavoro ad uno sviluppo gigantesco, che si evolve senza soste, direi quasi giorno per giorno,

Purtroppo, in questa affannosa corsa contro il tempo, il mondo della Scuola segue, almeno nel nostro Paese, una evoluzione assai più lenta;  si osserva che il divario tra le poderose strutture degli insediamenti industriali e quelle assai più modeste delle istituzioni scolastiche, va sempre più allargandosi, creando un solco profondo tra due campi di attività, che a lume di logica, dovrebbero sempre procedere di pari passo.

Una conseguenza di questo enorme divario, è che i giovani  tecnici diplomati dai nostri istituti appena fuori dai banchi del Scuola, si affacciano perplessi alla soglia dei mondo del lavoro del tutto sprovvisti di quell’abito mentale e di quelle fondamentale cognizioni che favorirebbero il loro inserimento in un ambiente così diverso da quello che essi hanno appena lasciato alle loro spalle.

D’altra parte, i complessi industriali, consci di questa carenza delle organizzazioni scolastiche, accolgono con diffidenza i neo diplomati e giudicano la loro preparazione sempre, molto al di fuori dei problemi di base del mondo del Lavoro, che sono poi i problemi che effettivamente essi devono affrontare.

E’ doveroso aggiungere che la frequenza di un corso così lungo e impegnativo non ha minimamente turbato lo svolgimento delle normali lezioni: infatti, non si è mai avuto una minima lagnanza da parte dei docenti dell’istituto. D’altra parte la prova più convincente che i giovani siano stati per nulla allontanati dai loro doveri negli esami di abilitazione e oggi posseggono il titolo di perito e molti di essi, con alta votazione.

Le ragioni del successo vanno ricercate soprattutto in alcuni particolari fattori che hanno caratterizzato questo corso e precisamente:

  1.  la novità degli argomenti trattati che, talvolta, si sono risolti in una rapida carrellata su problemi aziendali, sempre poderosi nella loro essenza, ma che in ogni caso sono stati presentati in forma efficace ed accessibile a tutti, benché sempre mantenuta a livello di linguaggio industriale;

2). la competenza specifica dei docenti del Corso, tutti provenienti dall’Industria  ove operano a livello di alta responsabilità e che hanno saputo perfettamente adeguare le difficoltà degli argomenti esposti, al livello puramente scolastico dei loro occasionali allievi;

3). la ricchezza dei mezzi tecnici, fonici e visivi, messi. a disposizione dalla Direzione del “Villaggio dei Ragazzi” e che hanno consentito di presentare tutti gli argomenti in modo inusitato nello svolgimento convenzionale delle lezioni scolastiche: basta dire che, per qualche particolare argomento, stato finanche studiato e preparato un apposito film cinematografico a colori, per illustrare la lezione.

Molti argomenti sono stati impostati in modo da spronare, nei giovani, la viva curiosità, ciò che ha permesso di aprire successivamente un dialogo e un efficace dibattito informativo, al quale gli allievi hanno partecipato dividendosi in gruppi.

Il Corso ha voluto spronare i giovani ad aprirsi un varco verso il mondo esterno e. verso le pubbliche relazioni: a tale scopo, essi sono stati invitati a partecipare a Concerti, a manifestazioni d’arte e a visite a complessi industriali, e si è sempre cercato di inserirli in un dialogo nei nuovi ambienti nei quali venivano introdotti.

Durata del Corso. Numero delle lezioni

Il Corso è stato inaugurato il pomeriggio del 8 marzo I973 e si è svolto con continuità sino al 30 maggio: la durata, dunque, è stata di 3 mesi, con un numero di lezioni di oltre 40. II 4 maggio 1973, gli allievi sono stati ospiti del l’Auditorium della RAI in Napoli e dalle ore 19,00 alle 23,00 hanno presenziato ad un concerto ai musica classica. Il 24  maggio, alle ore 9,00 si sono recati in visita allo Stabilimento della 3 M Minnesota in Caserta, ove poi sono stati trattenuti a colazione dall’Azienda.

E’ inutile dire che tutte le ingenti spese del Corso sono state sostenute dalla Direzione del Villaggio, che nulla ha lesinato perchè il successo fosse pieno e proficuo per i giovani che lo hanno frequentato. Allo stesso modo si è provveduto alla pubblicazione di tutte le Conferenze tenute dai Docenti, perché non andasse disperso il notevole sforzo organizzativo per mettere insieme tanti argomenti di così indiscusso valore.

Corpo Docente del Corso.

Le lezioni sono state tenute da una equipe di specialisti che svolgono le loro attività in una importante Azienda Industriale della Provincia di Caserta, essi sono:

Direttore del Corso:
p. i. Mauro Nemesio Rossi

Relatori:

rag. Bruno Gelfusa
rag. Luigi Raho
p.i. Mauro Nemesio Rossi
dr. Francesco Sannino

A tutti rivolgo, a nome della Direzione del Villaggio, il  più sentito plauso  e i sensi della più viva gratitudine, sia per l’efficacia del lavoro svolto che per l’interesse dimostrato verso i nostri ragazzi.

Il sottoscritto ha cercato di mantenere il coordinamento tra Docenti ed allevi, preoccupandosi che le diverse attività del Corso potessero svolgersi regolarmente, sia per disponibilità dei locali che per i’apprestamento nelle necessarie apparecchiature audio-visive,

Gli allievi del Corso.

Nelle ultime pagine ai questa pubblicazione è riportato I’elenco dei giovani che hanno frequentato, con piena soddisfazione dei Dirigenti, il corso di lezioni.

L’augurio che formulo per tutti questi bravi ragazzi, ai quali si deve riconoscere il merito di aver seguito con pazienza e buona volontà gli insegnamenti loro impartiti, così nuovi e fuori dei rigidi schemi della Scuola convenzionale è che essi abbiano potuto apprendere qualche cosa di più e che oggi li animi uno sprint inusitato, o che almeno siano riusciti a conquistare un linguaggio che risuoni con maggiore aderenza alla realtà degli ambien-ti industriali ove, oso sperare, sarei lieto di vederli inseriti al più  presto.

Ing. Giacomo Giuliani

Maddaloni, 1 settembre 1973.

Da allora molta acqua e passata sotto i ponti, la Olivetti è scomparsa, ma è rimasta lo spirito di chi l’ha fatta grande:  Adriano Olivetti, e la validità  sociale ed economica del suo fare impresa.

La pensione ha raggiunto anche quegli studenti del corso  del 1972-1973 ed ancor prima  il presidente del CESAF  ed i suoi collaboratori. L’onorificenza della stella al merito  ricevuta   è servita  a risaldare un legame con le generazioni e il  magistero di trasferire ai giovani ideali,  professionalità e competenze.

CESAF  Maestri del lavoro d’Italia

Caserta 14 ottobre 2017

Pubblicato da maestrilavoro

ll “Centro Studi e Alta Formazione Maestri del Lavoro d’Italia” in sigla “CeSAF MAESTRI DEL LAVORO” è legalmente costituito in associazione culturale, senza scopo di lucro. Cura e promuove la formazione dei Maestri del Lavoro aderenti e degli affiliati laici intesi come persone non insignite Stella al Merito, ma che perseguono gli stessi fini quali: favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e a diffondere i sani principi a esso connessi, così come richiesto dal decreto del ministero del lavoro firmato dal presidente della repubblica per l’assegnazione della Stella al Merito.