I peccati mortali della Federazione maestri del lavoro 

Incontro con il Presidente della Federazione

 


Relazione del mdl Sergio Bollani  – Il 14 ottobre scorso, presenti il Presidente della Federazione Amilcare Brugni, il vice Presidente per il Nord Matarazzo, il Console regionale della Lombardia Vergani, il Console provinciale Bollani e i componenti il nostro Consiglio direttivo, ha avuto luogo un incontro originato da una nostra esplicita richiesta.

L’incontro aveva come riferimento le delibere, formulate dal nostro Consiglio direttivo, tenutosi il 24 maggio 2011, in risposta a quelle assunte dal Consiglio Nazionale nella seduta del 30/31 marzo 2011.

Di seguito gli argomenti presi in esame e dibattuti:

– In prima istanza è stata commentata la nostra bocciatura dei Bilanci della Federazione, Consuntivo 2010 e Preventivo 2011, entrambi giudicati affetti da poco impegno nel trovare fonti alternative di finanziamento dopo la sospensione dei contributi statali trasferiti recentemente alle regioni.

– È stato particolarmente dibattuto il tema dei problemi sorti nell’ambito del Consolato di Caserta con riferimento al Presidente del CeSAF (Centro Studi ed Alta Formazione Maestri del Lavoro d’Italia)  di Caserta, MdL Mauro Nemesio Rossi, assoggettato a una forma di ostracismo e di allontanamento dai ranghi della Federazione causato, a nostro parere, dalla messa in ombra delle gerarchie campane come contrapposizione alla notorietà acquisita dal Rossi in seguito ai successi personali da lui ottenuti  nello svolgere l’attività di promozione della legalità presso le scuole del territorio.

L’argomento è stato chiuso con la convinzione che non erano emerse a carico del CeSAF azioni tali da limitare o mettere a rischio le strutture o i modelli operativi  della Federazione cui ha fatto seguito la raccomandazione del nostro Consiglio di mettere a profitto il valore e la qualità etico/ morale messi in luce dall’attività del CeSAF, trasformandoli in stimoli per la Federazione.

– È stato anche commentato il risultato della votazione per la Commissione Scuola Lavoro effettuata dal Consiglio Nazionale, che, di fatto, ha bocciato la candidatura della nostra rappresentante MdL Clorinda Falchetti la cui elezione avrebbe avuto il significato di riconoscere l’attività di avanguardia nelle scuole svolta dal nostro Consolato.

– Soggetta a commento è stata anche la perdita di tempo dedicata all’assegnazione del titolo di  “Emerito” ad alcuni componenti il Consiglio Nazionale, come appare dal verbale della relativa seduta, tempo giudicato eccessivo in presenza di problemi che richiederebbero, invece, la massima attenzione in un momento cosi delicato per la federazione. È infatti nostra opinione che tale titolo dovrebbe appartenere, di fatto e di diritto, a chiunque abbia svolto e concluso degnamente il suo incarico in ambito federativo per cui non dovrebbe essere oggetto di attribuzione specifica ai troppi Consiglieri Nazionali a vita.

– Ampio confronto è stato quindi dedicato alla prassi adottata per promuovere il referendum che intende abbassare il quorum dei votanti chiamati a modificare gli atti federativi.

Poiché lo scopo principale di detto referendum sarebbe di consentire alla Federazione di apportare importanti e necessarie modifiche allo Statuto, il Console Bollani ha preso occasione per ribadire e richiamare le proposte da tempo avanzate dal nostro Consolato che in sintesi significano: un reale avvicendamento negli incarichi rilevanti; il limite di età (75 anni) per l’assunzione degli incarichi medesimi; uno sgravio economico derivante da un taglio della attuale struttura federativa; il diritto del Consolato di Milano di essere automaticamente rappresentato in seno al Consiglio Nazionale in funzione del numero dei propri Associati.

Relativamente al presumibile negativo risultato del referendum in corso, il che significherebbe continuare a riferirsi a uno statuto obsoleto, abbiamo richiesto al Presidente di considerare l’ipotesi di procedere alla rifondazione della Federazione oppure lasciare libertà ai Consolati provinciali di dotarsi di un proprio statuto che dichiari la continuità di appartenenza alla federazione.

– Durante la rassegna delle nostre osservazioni alle delibere del Consiglio Nazionale, è stata criticata la decisione di passare all’attuale nuova sede della federazione la cui onerosità avrebbe dovuto consigliare di permanere in quella vecchia dato le difficoltà economiche che, in questo grave momento, interessano, nel loro insieme, tutta la Federazione.

Con l’occasione è stata aspramente contestata la delibera di mettere a carico degli Associati gli oneri derivanti da una scelta sconsiderata, ed è stato rivolto al Presidente  l’invito di considerare la possibilità di un eventuale rientro degli uffici presso la struttura precedente occupata.

Nel merito, è stato anticipato che il nostro Consolato assorbirà per intero l’aumento deliberato dal Consiglio Nazionale per far fronte alle maggiori spese di affitto ritenendo impossibile giustificare tale decisione presso gli Associati.

– Un altro punto esaminato riguardava la pubblicazione nazionale “Il Magistero del Lavoro” che il nostro Consiglio giudica inopportuno distribuire, a mezzo internet, a una popolazione anziana e quindi poco confidente con il mezzo informatico come appare da una indagine condotta recentemente dal nostro Consolato. Da essa risulta che l’utenza associativa in grado, al momento, di sfruttare tale servizio si attesta attorno al 30%.

 

Fin qui il pacato e civile confronto derivato dalle nostre delibere a seguito di quanto riportato nel verbale della seduta del Consiglio Nazionale del 30/31 marzo 2011, documento di cui abbiamo potuto prendere visione solo dopo sei mesi di distanza dall’avvenimento.

 

Si è quindi proceduto a esaminare le delibere contenute nel verbale della seduta del nostro Consiglio Direttivo del 20 settembre 2011.

– Oggetto del dibattito è stata la censura effettuata dal vice Presidente per il Nord MdL Matarazzo nei confronti di un nostro articolo in cui si mettevano in risalto le attività del CeSAF, articolo definito essere in contrasto con una delibera del Consiglio Nazionale del   30/31 marzo 2011.

Non essendovi traccia di detta delibera nel relativo verbale e non essendo emerse, a seguito di nostre verifiche, azioni del CeSAF a danno della Federazione, il Consiglio ha ritenuto non ricevibile la censura operata e ha deliberato, nel contempo, il proprio ritiro dal finanziamento dell’organo d’informazione del Consolato regionale “Il Maestro del Lavoro”, nel quale l’articolo censurato doveva essere pubblicato e di rivolgere l’importo a una propria autonoma pubblicazione.

Sull’argomento si è verificato un ampio dibattito dal quale, dobbiamo precisare, non sono emerse assicurazioni in merito all’applicazione di possibili future censure, per cui è uscita rafforzata la decisione di procedere alla pubblicazione di un nostro autonomo notiziario su otto pagine a colori, giudicato, tra l’altro, maggiormente efficace per il collegamento con i nostri Associati.

– Abbiamo anche approfittato della presenza di tutto lo staff dirigenziale della federazione per sottolineare l’urgenza di stabilire, nell’ambito del Consiglio Nazionale, il necessario e dovuto bilanciamento tra rappresentanti regionali e provinciali per modificare il trend verso l’instaurazione di uno strisciante autoritarismo rivolto a danno della autonomia e dignità di cui devono godere i consolati provinciali, motori vitali e trainanti della Federazione.

Questo, in sintesi, il resoconto dell’incontro; speriamo che abbia fornito al neo eletto Presidente Amilcare Brugni, che ringraziamo per la disponibilità e le dichiarate comprensioni, elementi per un sua attenta e seria valutazione.

L’incontro è terminato rivolgendogli l’augurio di  buon lavoro e la pressante richiesta di esercitare attenta vigilanza affinché ogni atto federativo sia svolto in piena aderenza e osservanza dello Statuto e, soprattutto, nel rispetto della dignità dei Consolati provinciali che con atto proprio, come il nostro, hanno deciso di aderire alla Federazione.

 

MdL Sergio Bollani

 

Pubblicato da maestrilavoro

ll “Centro Studi e Alta Formazione Maestri del Lavoro d’Italia” in sigla “CeSAF MAESTRI DEL LAVORO” è legalmente costituito in associazione culturale, senza scopo di lucro. Cura e promuove la formazione dei Maestri del Lavoro aderenti e degli affiliati laici intesi come persone non insignite Stella al Merito, ma che perseguono gli stessi fini quali: favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e a diffondere i sani principi a esso connessi, così come richiesto dal decreto del ministero del lavoro firmato dal presidente della repubblica per l’assegnazione della Stella al Merito.