Celebriamo il 65° Anniversario della morte di Adriano Olivetti

 

Una linea diretta tra Caserta e Ivrea è stata stabilita per celebrare il 65° anniversario della morte di Adriano Olivetti, l’industriale illuminato che portò l’Italia al vertice del mondo per innovazioni tecnologiche e design. Villa Vitrone ha fatto da cornice all’evento, dove le Spille d’Oro Olivetti della Campania si sono riunite presso l’aula magna del Museo Dinamico della Tecnologia che porta il suo nome.

L’incontro ha visto la partecipazione di diversi dirigenti da Ivrea, collegati in videoconferenza, e si è avvalso  della presenza del sindaco di Marcianise, Antonio Trombetta, della direttrice dell’Area di Sviluppo Industriale, Raffaela Pignetti, e del direttore del Museo Campano, Gianni Solino, che ha rappresentato anche il presidente della provincia, Marcello De Rosa, assente per sopraggiunti impegni. Da Ivrea sono intervenuti Matteo Olivetti, nipote di Adriano, Alberto Chirieleison, già direttore della Olivetti Controllo Numerico, Giuseppe Beltrani, direttore della Olivetti Messico, e Mario Salmon, progettista e ideatore del primo robot manifatturiero progettato a Scarmagno e messo a punto dagli ingegneri marcianisani. In sala anche gli studenti dell’ITIS Francesco Giordani di Caserta guidati dalla prof.ssa Pia Rosa Pettolino .

La presidente Pignetti, nel suo intervento, ha anticipato le conclusioni delle attività del Centro Studi Alta Formazione Maestri del Lavoro d’Italia, del suo ente ASI e del Comune di Marcianise per salvaguardare una realtà storica dell’industrializzazione casertana, che ebbe un grande sviluppo negli anni ’70 del secolo scorso, a partire dall’insediamento della Olivetti nella zona ASI. Infatti, il sito, abbandonato e opera degli architetti Figini e Pollini, rischiava di scomparire nell’indifferenza delle associazioni datoriali del territorio. Su iniziativa dell’ASI e con l’apporto del Comune di Marcianise, e sollecitazioni del Museo Olivettti di Caserta è stato possibile farlo diventare bene di interesse culturale e vincolato dalla Soprintendenza. Inoltre, con una delibera dell’ASI, è stato intitolato lo spazio davanti allo stabilimento a Roberto Olivetti, figlio di Adriano, che il padre aveva messo a capo del settore informatico ed elettronico e che fu penalizzato dalla Fiat quando, nella crisi del 1963, subentrò l’azienda automobilistica nel gruppo di intervento per salvare la Olivetti dopo la morte di Adriano.. La presidente dell’ASI ha comunicato che la cerimonia di scopertura delle targhe avverrà il prossimo 14 marzo, con molta probabilità alla presenza del Ministro della Cultura.

Gianni Solino, direttore del Museo Campano, ha confermato la nascita del polo museale della provincia di Caserta, voluto dall’attuale presidente della Provincia, Marcello De Rosa, che sta dando nuova linfa alla cultura, assopita negli anni passati. “Il Museo Olivetti che i Maestri del Lavoro, con fatica, il CeSAF Maestri del Lavoro sta portando avanti è una risorsa rilevante per tutto il sud Italia,” ha detto Solino. “In più, Villa Vitrone è un bene architettonico che sta al centro della città. Vogliamo metterli insieme e farli sviluppare per renderli attrattori turistici e sede di campus per studenti di ogni ordine e grado.”

“La Olivetti ha marcato il nostro territorio,” ha commentato il sindaco Antonio Trombetta. “Ha portato nella società la visione olivettiana. Abbiamo ancora le villette a schiera costruite per gli operai, tanti ex dipendenti, e al suo interno biblioteca, servizi sanitari, assistenti sociali, servizi sportivi e perfino una banca. Si trattava di un modello che oramai è tramontato ma che dovrebbe rinascere.”

L’assemblea delle Spille Olivetti ha anche unificato le due associazioni delle Spille d’Oro di Pozzuoli e Marcianise in un’unica entità che avrà il nome di Associazione Campana Spille d’Oro. Sarà coordinata da Mauro Nemesio Rossi, già responsabile delle Relazioni Pubbliche della Olivetti Controllo Numerico.

Pubblicato da maestrilavoro

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